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Sandra, il mito dei suoi tortellini continua a vivere nel primo laboratorio certificato bio

Bologna, 23 ottobre 2025 – Chissà cosa direbbe la signora Sandra Medici, davanti alla nascita del progetto imprenditoriale ‘La Sfoglina Bio’, col mattarello al posto della ‘I’ nel logo. Se lo chiede per primo il figlio Claudio Ianiri, nella mattina in cui lancia la realizzazione di una promessa che aveva fatto a sua mamma poco prima che venisse a mancare: quella di portare avanti la sua arte, quella grande eccellenza nel fare i tortellini, che in città le era valso anche il titolo di ‘Regina’.

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Il primo laboratorio certificato bio

Tanto che nel 2004, l’allora candidato sindaco Sergio Cofferati (che poi fu eletto) volle essere suo ospite in via Vezza, quartiere San Donato, dove abitava in una casa Acer, per assaggiare i celebri tortellini di cui tanto si parlava in città. Più avanti gareggiò anche contro Igles Corelli in un format estivo condotto da Vito sotto le Due Torri.

Ecco l’eredità che c’è dietro al neonato pastificio di via Rainaldi 5, dove si preparerà la famosa pasta ripiena bolognese – ma anche tortelloni e passatelli, tortelli verdi vegani e tagliatelle bolognesi – con tutti i crismi del bio, però, trattandosi infatti dell’unico laboratorio di pasta fresca artigianale in Emilia-Romagna certificato biologico, grazie alle materie prime eccezionali.

La nuova vita di Gioia con il mattarello

Ma c’è anche un’altra storia che colpisce: si tratta di colei che porterà avanti la fattura della specialità, la marocchina Bouchra Morjani detta Gioia, che dal 2017 al 2024 ha seguito Sandra come badante. “Insieme passavano tante ore a fare i tortellini e a parlare di cucina – racconta Claudio Ianiri – e Gioia è diventata bravissima, fa dei tortellini piccolissimi proprio come Sandra, tanto da prendere in mano le redini del laboratorio e divenire socia dell’impresa”.

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Il soggiorno di Sandra ricostruito

Questo le ha permesso di lasciare la vecchia professione e abbracciare la sua nuova vita nel laboratorio, che ha un’ubicazione particolarissima. Si trova infatti nella sede di Bocibo, la società che ha sviluppato il brand ‘Lasfoglina bio’, dove Claudio ha ricostruito fedelmente il soggiorno di Sandra che ora è un piccolo museo. “C’erano mobili troppo belli per lasciarli andare – dice – e poi le tante foto che raccontano di una bolognese intraprendente, come lo era stata la sua famiglia di pasticcieri e cuochi e pure suo marito, mio padre Goliardo, che coi fratelli inventò il salatino re degli snack bolognesi, la chiacchiera”.

Le ricette vegane e la distribuzione sostenibile

Nel laboratorio, oltre al tortellino tradizionale realizzato seguendo la ricetta della Confraternita e con materie prime eccellenti tra cui l’unica mortadella bio di Bologna ‘Artigianquality’, si realizza anche quello vegano (e tanti altri tipi di paste vegane) con ripieno plant based. A coronare il tutto, la scelta di una distribuzione sostenibile che tiene conto di un prodotto non pastorizzato, davvero in purezza: si ordina online su lasfoglinabio.it e si ritira in un negozio o attività di prossimità, così non ci sono sprechi, tutto il prodotto va venduto e si rafforza l’economia di relazione.

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