150 anni di Cai Bologna: montagne, coro e l’incontro con Nives Meroi
Bologna, 18 novembre 2025 – Il Club Alpino Italiano (Cai) di Bologna compie 150 anni. Fondato nel 1875, il Cai nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente montano, rendendo la montagna accessibile a tutti e sensibilizzando cittadini e soci sui temi ambientali.
“150 anni sono tantissimi. A livello nazionale il Cai ha più di 160 anni, ma la nostra sezione è al decimo posto in Italia su 531 sezioni per numero di soci, con 3.300 iscritti”, sottolinea Paolo Ventura Beccari, presidente della sezione di Bologna. “Il prossimo appuntamento sarà il 20 novembre alle 20 al Modernissimo con Nives Meroi, che insieme al marito Romano Benet ha scalato tutti gli 8000, diventando la prima coppia al mondo a riuscire nell’impresa”.
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Luca Calzolari, responsabile dell’ufficio stampa del Cai, aggiunge: “Durante l’incontro con Nives Meroi racconteremo del loro K2 nel 2006, un’impresa eccezionale. A seguire sarà proiettato il film restaurato ‘Italia K2’ di Mario Fantin, nostro concittadino e grande fotografo e cineoperatore montano”.
Il presidente ha anche annunciato un progetto per le scuole: “Abbiamo in programma ‘150 alberi per 150 anni’, un’iniziativa che realizzeremo l’anno prossimo con i bambini e studenti degli istituti agrari, per piantare alberi e celebrare simbolicamente la nostra storia”.
La sezione festeggerà quest’anno i 70 anni del suo gruppo musicale. “Il coro la canta, il Cai la vive”, spiega Paolo Ventura Beccari. Antonio Mezzetti, presidente del gruppo, precisa: “È composto da quattro voci maschili, la festa si svolgerà nel complesso di Santa Cristina della Fondazza il 29 novembre alle 21 e proporremo canti della nostra tradizione popolare”.
“Viva la montagna”, commenta Daniele Ara, assessore alla Scuola e Agricoltura del Comune di Bologna. “Il fascino delle grandi imprese è evidente, ma si può godere anche di escursioni più vicine, nei nostri colli e nell’Appennino, dove rifugi e percorsi permettono di riscoprire i tempi e gli spazi del camminare”.
“Abbiamo iniziative rivolte a chiunque, dai bambini ai giovani fino agli alpinisti esperti”, conclude Luigi Mantovani, membro del Consiglio centrale del Cai. “La montagna è un luogo che unisce, dove si possono scoprire sentieri, abbazie, chiese e paesaggi, ma anche vivere esperienze che arricchiscono e creano legami tra persone diverse”.