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Vignaioli indipendenti 2025, una viaggio tra le 8mila etichette da assaggiare. Via alla tre giorni

Bologna, 15 novembre 2025 – Tre giorni di festa per chi ama il vino di qualità, artigianale e del territorio. Taglio del nastro per la 14esima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. Da oggi fino a lunedì, il più importante evento dei vignaioli italiani torna nei padiglioni di BolognaFiere.

Oltre 1000 vignaioli per 8mila etichette da assaggiare

 Oltre mille vignaioli da ogni parte d’Italia hanno accolto tantissimi visitatori sin dalle prime ore d’apertura della fiera. Oltre 8mila i vini in assaggio tra i padiglioni 29 e 30 e sono presenti anche tre delegazioni di vignaioli europei in rappresentanza delle associazioni nazionali appartenenti a Cevi – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants e a 28 soci rappresentanti dell’oro verde di Fioi – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti. “Il vino è cultura, territorio e qualità della vita. Un’eccellenza, però, che non vive un momento facile. Per questo è ancora più importante il nostro ruolo di sostegno – apre Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere -. Dietro l’associazione ci sono migliaia di persone che lavorano con passione”.

Gli obiettivi? La promozione del buon bere 

La collaborazione tra Fivi e il Comune è “ormai consolidata – racconta invece Daniele Ara, assessore comunale Scuola, Agricoltura, Agroalimentare – Il vino è importante, ancor di più quando è proposto da artigiani che con passione lavorano per il loro prodotto, come in questo caso”. Tra gli obiettivi di questa manifestazione c’è “la promozione del buon bere”, annunciano gli organizzatori. Ara è d’accordo: “Oltre saper bere nell’ambito di una rete di produttori esperti, occorre anche sensibilizzare le nuove generazioni e avvicinare loro alla cultura vinicola”.

Il vino come momento di compagnia 

Il vino, quindi, come momento di “compagnia”, secondo Alessio Mammi, assessore regionale ad Agricoltura e Agroalimentare. “I vignaioli ci onorano nella loro presenza, fanno un lavoro straordinario – continua Mammi – Sostenibilità, qualità e salvaguardia di questo prodotto, dall’Italia al resto del mondo”. La Regione, inoltre, ha un proprio stand al padiglione 29, dove presenta i propri prodotti dop e igp. “Come Regione ogni anno stanziamo sette milioni di euro per promuovere il vino, quest’anno avremo altri cinque milioni di euro per promuovere i vini europei”, prosegue Mammi. Affinché “vino e cibo parlino la stessa lingua, quella della qualità”.

Un patrimonio economico ma soprattutto culturale

Il vino è piacere, vivere la convivialità. Un patrimonio economico, ma soprattutto culturale. “Portare avanti un’azienda nel settore vinicolo richiede passione e qualità, voi lo fate – annuncia Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna –. In città, grazie a Fivi, si respira un clima di festa. Nelle enoteche, nei bar e nei bistrot dobbiamo promuovere il “bere bene”, coniugando conoscenza e rispetto”. Non è una fiera, ma “un viaggio”, dice soddisfatta la presidente dei vignaioli indipendenti di Fivi, Rita Babini. “La politica è consapevole dei valori aggiunti che portiamo – commenta – Abbattiamo le barriere e semplifichiamo il vino, in questo momento di confronto tra i vignaioli e i consumatori”. Chiude l’inaugurazione Filippo Legnaioli, presidente Fioi. “È uno spazio dove riusciamo a entrare in contatto con un interlocutore colto e preparato, proponendo i nostri oli”.

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